Promuovere una riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040.
La proposta di una nuova pietra miliare nella Legge europea sul cambiamento climatico è destinata a essere giuridicamente vincolante e si aggiungerà alla pietra miliare esistente di una riduzione del 55% entro il 2030. Ma il Parlamento prevede anche una certa flessibilità per gli Stati membri. A partire dal 2036, fino a cinque punti percentuali di riduzione potrebbero essere ottenuti attraverso crediti di carbonio internazionali di alta qualità. Si tratta di una percentuale più alta rispetto alla proposta iniziale della Commissione, che proponeva un limite del 3%.
Gli eurodeputati sostengono inoltre la possibilità di conteggiare gli assorbimenti permanenti di carbonio a livello nazionale per le emissioni più difficili da ridurre e auspicano un maggiore margine di manovra per i trasferimenti tra i diversi settori, al fine di rendere il raggiungimento degli obiettivi climatici il più efficiente ed economicamente sostenibile possibile.
Nell'ambito della votazione, gli eurodeputati hanno anche approvato il rinvio di un anno del nuovo sistema di scambio di quote di emissioni ETS2, il cui rilancio è previsto per il 2028. ETS2 regolerà le emissioni degli edifici e del trasporto stradale.
Il Parlamento chiede alla Commissione di presentare una relazione di valutazione biennale sui progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi. La valutazione deve includere dati scientifici, sviluppi tecnologici, prezzi dell'energia e impatto sulla competitività dell'UE. Se necessario, la Commissione può proporre di adeguare l'obiettivo per il 2040 o di rafforzare le misure di accompagnamento.
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