Il Parlamento europeo chiede una lotta rigorosa contro le frodi: più controlli, digitalizzazione ed efficienza

Le frodi che coinvolgono il denaro dell'UE sono destinate ad aumentare nel 2023, spingendo il Parlamento europeo ad adottare una relazione che chiede strumenti modernizzati, un'applicazione rigorosa e una maggiore cooperazione tra le istituzioni europee. La relazione pone particolare enfasi sull'uso improprio della tecnologia e sulla necessità di un impiego responsabile dell'intelligenza artificiale.

Secondo la relazione approvata, nel 2023 sono stati segnalati 13.563 casi di frode e irregolarità, il 9% in più rispetto all'anno precedente. L'impatto finanziario di questi casi è stato di 1,9 miliardi di euro, con un aumento del 7,3% rispetto all'anno precedente. I deputati avvertono che si tratta di una tendenza negativa continua e chiedono un migliore collegamento tra la spesa di bilancio e le prestazioni delle istituzioni responsabili.

Il Parlamento sottolinea il ruolo crescente della Procura europea (EPPO), che ha aperto 1.371 nuove indagini nel 2023 e ha gestito quasi 2.000 casi attivi in totale. I deputati apprezzano la trasparenza del suo lavoro, ma chiedono una maggiore efficienza, non solo nel numero di casi indagati, ma anche nelle risorse effettivamente recuperate.

Il rapporto sottolinea la necessità di digitalizzare e modernizzare gli strumenti di rilevamento delle frodi, compreso l'uso dell'intelligenza artificiale. Allo stesso tempo, però, il Parlamento avverte che la tecnologia deve essere utilizzata in modo responsabile, ponendo l'accento sulle garanzie legali e sul controllo democratico.

Oltre alle riforme tecniche e istituzionali, il Parlamento chiede anche che lo Stato di diritto sia applicato rigorosamente in tutti gli Stati membri. Secondo i deputati, l'efficace protezione del bilancio dell'UE è strettamente legata alla qualità della governance, all'indipendenza della magistratura e al rispetto dei valori fondamentali dell'Unione.